Il grande Bivio

Dimenticarmi del passato e ricominciare. Dimenticarmi della laurea, degli amici, dei sogni svaniti, di tutto… di Lei.
Morire e rinascere come una persona nuova.

Era da troppo tempo ormai che me ne stavo fermo a pensare e a penare, a penare e a pensare, in attesa di una risposta, di un’intuizione e di un po’ di coraggio.
Quel maledetto coraggio che mi è sempre mancato.
Immobile, di fronte al grande Bivio della vita, indeciso su quale strada scegliere.
Destra o sinistra? Sopra o sotto? Sogno o realtà? Famiglia o carriera?
Equilibrio o Follia?

Era tempo di muoversi, era tempo di sfidare il destino, quello stesso destino di cui avevo sempre avuto un po’ paura, e di iniziare a provare. A tentare. Basta coi tormenti, basta con le domande: dovevo agire! Il mio istinto un tempo m’avrebbe portato sicuramente a New York, perché l’istinto, si sa, se ne fotte del costo del biglietto, delle distanze, della paura dell’aereo, del cibo, della nostalgia.
Dopo tanto aspettare, finalmente, la presa di coscienza e il coraggio… Contai i miei risparmi: tra lavori part time, lavoretti estivi e il call center riuscivo a malapena ad arrivare a mille euro. Pochi, purtroppo, per grandi cose come l’America. Abbastanza, forse, per qualcos’altro.
Che cosa potevo fare allora? Come avrei dovuto utilizzare quei risparmi?
Iniziai a cercare su Google: “viaggi low cost”, “trasferirsi all’estero”, “affittare una stanza”; sanità, stipendi, eccetera, eccetera. Giornate intere passate su internet. Un passo alla volta, mi avvicinavo sempre più alla soluzione, a quella soluzione che all’epoca sembrava la più giusta.
Bisognoso d’aria.
Un posto lontano, dove le cose funzionano… diverso dalle vie del paese a cui non mi ero mai adattato, a cui non mi ero mai voluto adattare.
Finiva novembre quando capii che cosa fare. Avrei preso un aereo e…  

Felicità è trovarsi a un bivio e sapere finalmente che strada scegliere.

(4° capitolo, Sulla strada della Follia)

Marco MR ©