Come un’Aquila

Le influenze…

E se tutto quello che avevamo fatto fino a quel momento fosse in realtà solo la logica coerenza di una volontà non nostra? Una volontà esterna, indipendente, che riesce a influenzarci passivamente e inconsapevolmente; frutto di interazioni e convenzioni…
Maledetta insonnia!
“Se fossi nato altrove,” le chiedevo, “e avessi incontrato altre persone? Chi sarei? In che modo le mie origini e la mia famiglia influenzano le decisioni che prendo?”
Ossessionato.
Cercavo di capire quanto in profondità fossero penetrate tutte quelle frasi e tutte quelle raccomandazioni. Quanto quelle paure e quelle preoccupazioni fossero realmente mie e non di qualcun altro.
“Ti sei mai sentita in imbarazzo nel parlare dei tuoi sogni, delle tue aspirazioni?”
Nessuno crede in nessuno…
“Non fai nemmeno in tempo a dire quello che vorresti fare, che subito ti tirano fuori tutti i problemi a cui potresti andare incontro…”
Ali tarpate.
Devi volare basso, vietato sognare! E se qualcuno, di tanto in tanto, fosse destinato a volare un po’ più in alto?” insistevo.
Come un’aquila! Un’aquila forte e maestosa, in grado di raggiungere altezze invidiabili. In alto, dove l’aria è più fresca e pulita, nello spazio dei sognatori.

Non hai mai avuto il timore di svegliarti un giorno e scoprire d’esser stata ammaestrata, educata a volare basso, quando invece… Come quella storia della gallina e dell’aquila, com’era? La gallina che per caso si ritrovò ad accudire una piccola aquila e l’aquila non volò mai… Chi era l’autore? Non mi ricordo.”

(4° capitolo, Sulla strada della Follia)
 
Marco MR ©