C’è bisogno di piangere

C’è bisogno di piangere

c’è bisogno di lacrime. alcune sere. queste sere. a volte…
sì. nient’altro. solo questo. solo una lacrima. un pugno nello stomaco.
qualcosa di forte, che ti tolga il respiro e poi… e poi piangi, per forza. perché, cazzo…
perché…

perché…
non posso dirlo.

voglio accontentarmi di una lacrima stasera, non aggiungerò nessun’altra parola. perché…
perché è così oggi che deve andare…
perché oggi… non ho voglia di soffocare…

Marco MR ©

Paura di… piangere

Paura di… piangere

Ero bambino quando m’insegnarono a non piangere. “I maschi non piangono. Solo le femminucce lo fanno. Diventano carine e vengono coccolate dai papà.”

Diventai bravissimo a trattenere ogni dolore. Un robot che affrontava ogni schiaffo e ferita al ginocchio come fosse una sfida. Io contro le lacrime. E vincevo sempre, ero un fottutissimo campione del non piangere.

Non ho pianto per anni, due decenni almeno, e nel frattempo son cresciuto. Son diventato uomo, ho la barba e sono forte. Fuori però! Dentro mi sento debolissimo. Dicevano che chi non piange poi diventa forte, mentivano! Ho passato anni a somatizzare, ho distrutto il mio stomaco, ho inacidito il mio sangue.

Una lacrima sul viso… Forse riesco a piangere oggi. Vorrei sfogare le mie ansie e sconfiggere “quella” paura. Ho paura di vivere, di uscir di casa e non respirare abbastanza. Di non farcela.
È una cosa troppo grande e somatizzare non basta più. Il mal di pancia, le palpitazioni, l’insonnia. Vorrei riuscire per una cazzo di volta a piangere e a liberarmi almeno per un po’, almeno per qualche ora, dalla mia sofferenza. Soffro. Soffro e mi rimane tutto dentro, tra naso, bocca e singhiozzo.

Ed ora… l’affanno dei miei occhi mi ricorda che non devo piangere, perché mi hanno insegnato a non piangere, per cui “piango”… perché non riesco a piangere.

Marco MR ©

Arcobaleno

Arcobaleno

Provo interesse per le persone tristi… quelle che camminano in strada con il cuore squarciato e il fegato spaccato in due.
Quelle che hanno conosciuto la malinconia buia e vissuto attimi di felicità cosi rari da assorbirne tutto lo splendore e ricordarne il lento tremolio dell’animo.
Quelle persone che sono diventate un po’ più sensibili alla vita… e amano un po di più, perché sanno che non gli capiterà molte altre volte, e soffrono un po di più, perché sanno che hanno amato più di quanto siano state amate.

Chissà cos’altro si nasconde dietro al loro sguardo… un po’ perso, un po’ rassegnato. Una vita di ricordi. Storie incredibili. Da raccontare, da ascoltare e poi scrivere. Storie che ti rimangono dentro. Sono quelle persone che hanno viaggiato lungo tutto l’Arcobaleno delle emozioni. 

Marco MR ©