Uno scrittore senza lettori…

Uno scrittore senza lettori non può continuare a svegliarsi tutte le mattine.
Uno scrittore senza lettori è come un cantante in mezzo ai sordi,
è come un pittore senza vista…
Uno scrittore senza lettori è come un barbone smarrito per la strada:
giri l’angolo, ritorni indietro…
ti siedi, aspetti, rifletti… e finisce…
e finisce lì, tutto.
Uno scrittore senza lettori,
odia se stesso, perché vorrebbe smettere e non ci riesce.

Marco MR ©

Scrittori Nauseabondi

Tutti questi poeti e questi scrittori, e i concorsi… in cerca sempre della parola più “figa”, più di classe, più aristocratica, più nobile. Parole in aria, pesanti, pesanti, pesanti, che cadono giù. Fatti che non sono fatti. Frasi che non dicono nulla.

Ne ho le palle piene. Nessun sentimento.
Nessun abbandono… Questi stanno a contare le sillabe…
E nel frattempo che questi contano, l’emozione se ne va. Persa…
Solo tanto grigio, come l’asfalto, che traccia una strada, la loro strada, priva di colore, priva di direzioni e sensazioni. Tendenza all’imitazione, di quel che è stato, poeti incomprensibili, poeti inarrivabili. Nessuna traccia… nessuna novità. Solo un grande vortice di parole, ormai spogliate della loro bellezza.

Marco MR ©

scrivere è…

scrivere è…

Scrivere è un po’ come prendere l’insipida realtà e farla a pezzi. Tanti piccolissimi pezzi bastardi. Tu li guardi, quei pezzi, li osservi, fermi, disintegrati.
Godi del Distacco.

Ma… non sai perché, alla fine, decidi di non buttarli via. Li raccogli, quei piccolissimi pezzi, e li metti da parte. In un cassetto. In una stanza. E non ci pensi più. Per mesi. A volte anni.

Poi un giorno, ancora senza un perché, entri in quella stanza e controlli se sono ancora lì. Nel cassetto.
Certo che sono ancora lì. Ne tiri fuori uno, poi un altro. Provi a riattaccarli. Non sai nemmeno qual è lo scopo. Ricordi. Manca qualcosa…
Corri a prendere qualche altro pezzo, poi qualche altro pezzo… poi qualche altro pezzo.
Rimetti insieme l’ammasso e viene fuori uno sgorbio. Mostruoso, senza arte né parte. La nuova realtà. La tua realtà. Completamente stravolta rispetto a ciò che era.
Uno schifo.
Ma a te piace. Forse ti piace più ora…

Forse ti piace più ora perché hai scelto tu quali pezzi salvare…

Marco MR ©

Scrivo Perché

Scrivo Perché

Scrivo perché non ci sei più. Amico.
Scrivo perché altrimenti rimarrebbe tutto lì, in sospeso, nell’aria, e continuerei a pensarci.
Scrivo perché le persone con cui vorrei passare il mio tempo sono lontane chilometri… e allora non esco.
Perché non c’è sempre un film che valga la pena di guardare e perché, a volte, la musica è davvero troppo deprimente.
Scrivo perché spero che qualcuno prima o poi mi risponda. Magari con un semplice smile.
Scrivo perché mi fa sentire ricco. Come se avessi qualcosa di lussuoso, che pochi possono permettersi, ma tanti desiderano.
Scrivo perché mi aiuta a capire. E poi finalmente a dormire…

Scrivo perché non ce la faccio più ad aspettarti e, allora, inizio già da ora… a parlarti.
Cosicché, un giorno, tu possa leggere tutto e capire quanto mi sei mancata. E recuperare velocemente il tempo perduto.

Marco MR ©