scrivere è…

Scrivere è un po’ come prendere l’insipida realtà e farla a pezzi. Tanti piccolissimi pezzi bastardi. Tu li guardi, quei pezzi, li osservi, fermi, disintegrati.
Godi del Distacco.

Ma… non sai perché, alla fine, decidi di non buttarli via. Li raccogli, quei piccolissimi pezzi, e li metti da parte. In un cassetto. In una stanza. E non ci pensi più. Per mesi. A volte anni.

Poi un giorno, ancora senza un perché, entri in quella stanza e controlli se sono ancora lì. Nel cassetto.
Certo che sono ancora lì. Ne tiri fuori uno, poi un altro. Provi a riattaccarli. Non sai nemmeno qual è lo scopo. Ricordi. Manca qualcosa…
Corri a prendere qualche altro pezzo, poi qualche altro pezzo… poi qualche altro pezzo.
Rimetti insieme l’ammasso e viene fuori uno sgorbio. Mostruoso, senza arte né parte. La nuova realtà. La tua realtà. Completamente stravolta rispetto a ciò che era.
Uno schifo.
Ma a te piace. Forse ti piace più ora…

Forse ti piace più ora perché hai scelto tu quali pezzi salvare…

Marco MR ©