Bruciando nella notte

1.20 della notte… “I’m on Fire” di Bruce Springsteen.
C’è qualcosa nella sua voce, forse anche lui un tempo non se la passava tanto bene. Forse anche lui ha rigettato la vita… come col trapianto.
Il suono dell’armonica e “This Hard Land”.
Potrei andarmene a letto e dimenticare questa giornata del cazzo, oppure potrei continuare ad aspettare. Qualcosa che non arriva. Qualcuno che non c’è.
Aspettare… è questa la cosa che mi riesce meglio.
Una chiamata. Un messaggio. Un’idea. Forse un miracolo.
 
1.26 della notte. Sono su “Drive All Night” ora. Bella tosta anche questa. Come tutte. Come Bruce…
 
1.27. Un altro minuto della mia vita se n’è andato. Inutile.
Nessun messaggio.
Cosa stai aspettando? Vai a dormire, ormai la giornata è finita. Domani è domenica e forse andrà un po’ meglio. Ah giusto… è già domenica.
Vattene.
Rimani.
Continua!
Meglio Bruce che il letto, se nel letto sei da solo.
 
Continuo a scrivere, magari arrivano le 2.
Continuo ad aspettare. Continuo ad oltranza un’attesa che non ha più alcun senso.
Merda, è finita la canzone!
Mi sa che vado…
Buonanotte.

(7° capitolo, Sulla strada della Follia)

Marco MR ©